La riflessologia plantare: una disciplina dalle origini antiche giunta fino ad oggi

La riflessologia plantare è una disciplina dalle origini antiche, giunta fino ad oggi proprio per i suoi effetti benefici. Ancora non è stata data una spiegazione chiara sul come la riflessologia plantare funzioni, nemmeno la scienza lo ha saputo spiegare, tuttavia i risultati ci sono. La spiegazione sembra da ricondurre a un principio empirico, secondo il quale fra la superficie del corpo e i suoi organi interni c’è una corrispondenza e uno scambio di energia sotto lo stimolo di impulsi esterni. La pianta del piede riflette come fosse uno specchio l’intero organismo umano, la conseguenza di questo è che innanzitutto solo analizzando i piedi possiamo conoscere lo stato di salute di un soggetto (il livello di competenza in questo caso deve essere molto alto) e in secondo luogo è possibile, toccando i tasti giusti, intervenire al fine di alleviare in maniera del tutto naturale molti disturbi, come ci viene insegnato in un eccellente corso di riflessologia plantare.

Dalle antiche scuole cinesi ai corsi di riflessologia plantare: una disciplina prima di élite oggi a portata di tutti

Le prime scuole che insegnavano la riflessologia plantare erano quelle antiche taoiste e le loro tecniche, le loro teorie, la pratica per la salute e il benessere psico-fisico sono gli stessi che possiamo ritrovare oggi in un valido corso di massaggio ai piedi. Il corsista deve fare proprie le leggi della natura che lo circondano poiché il corpo umano interagisce con il cosmo. L’organismo, nella riflessologia plantare, è paragonato a un albero: le radici costituiscono i piedi, il tronco la colonna vertebrale e le fronde il viso, in contatto con la luce del sole. I piedi, come le radici, sono quelle che reggono il microcosmo umano. A partire dallo studio delle coincidenze e delle relazioni all’interno dell’universo, delle componenti della natura e di quelle dell’essere umano, vengono stese le leggi fondamentali della filosofia di vita e delle tecniche di riflessologia plantare. Se in tempi antichi questi segreti erano riservati solo a pochi, oggi vengono condivise a chi desidera apprenderli in un corso professionale di riflessologia, grazie ad un nuovo spirito altruista dei maestri.

Il riflessologo: chi è e come diventarlo

Il riflessologo è un esperto di riflessologia, con una vocazione speciale e sentita e allo stesso tempo un massaggiatore e confidente con potenzialità sorprendenti. Per essere un ottimo riflessologo è innanzitutto fondamentale che la disciplina venga compresa profondamente e sentita nel proprio animo, per questo un corso di riflessologia plantare deve innanzitutto far penetrare nello studente il senso della consapevolezza di sé, della sensibilità verso gli altri e quindi una comprensione profonda della propria natura originaria. E questo può avvenire solo in un corso di riflessologia plantare di eccellenza, con quadro completo, chiaro ed esaustivo della riflessologia applicata ai piedi dalla A alla Z: è necessario conoscerne le origini e la storia, capirne i principi fondanti e fare proprie le tecniche applicative. Queste tecniche e questi trattamenti per il massaggio del piede sono minuziosi e specifici, non vanno affrontati quindi con velocità e superficialità in un corso di riflessologia plantare qualunque, ma è fondamentale trovare corsi in cui gli insegnati siano esperti, sicuri professionisti e che sappiano trasmettere ai corsisti le loro conoscenze.

La tecnica di applicazione della riflessologia plantare non è semplice da far propria e per questo è necessaria innanzitutto una predisposizione personale a questa disciplina e in secondo luogo è opportuno essere formati in corsi di alto livello, da personale altamente competente ed esperto in materia. Il corsista apprenderà le basi della disciplina della riflessologia plantare, le origini, la storia, le mappe complete delle piante dei piedi e le corrispondenze con le varie parti del corpo, con l’insegnamento da parte di esperti i corsisti sapranno non solo agire in maniera positiva a partire dai meridiani energetici, ovvero i nervi che collegano il punto esterno sulla cute alla singola area del corpo umano, ma avranno la capacità di intervenire anche su centri energetici (chakra), favorendo poi il corretto fluire delle energie nell’organismo.

Non si può equilibrare una cosa senza una visione d’insieme e una visione olistica generale, è proprio per questo che al riflessologo verrà insegnato come interagire con il cliente e a instaurare un rapporto interpersonale con lui, anche se in pochi minuti.  Una persona a disagio genererà delle energie negative, il corpo si chiuderà a riccio e non sarà affatto predisposto a una riuscita del trattamento di riflessologia plantare.

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