Negli ultimi mesi, in varie piazze italiane, sono andate in scena diverse manifestazioni per dimostrare il proprio dissenso contro le politiche praticate dall’attuale Governo in carica. Andiamo dunque a vedere chi sta manifestando e perché. A partire dalle ultime manifestazioni in piazza contro il Governo volute da Matteo Salvini, nel gioco o competizione a chi racimola più consensi. Il leader della Lega, dopo la fine del suo Governo avvenuta lo scorso agosto, ha riorganizzato i suoi e chiamato tutti i sostenitori a partecipare ad una serie di manifestazioni in piazza per dire ‘no’ all’attuale Governo Giallo-Rosso. La più alta partecipazione si è avuta alla manifestazione di Roma, tenutasi lo scorso ottobre in piazza San Giovanni, quando il centro-destra si è voluto mostrare unito al motto di ‘Orgoglio italiano’. Lo scopo della manifestazione indetta da Salvini e dal centro-destra è stato quello di ‘mandarli tutti a casa’ vincendo le prossime elezioni regionali. Ma tra le ultime manifestazioni in piazza, c’è sicuramente da annoverare quelle messe in campo dalle ‘Sardine’. Si tratta di un gruppo nato sui social e voluto da alcuni giovani studenti e lavoratori che hanno voluto, in questa maniera, contrastare – in maniera diametralmente opposta – il tipo di politica ‘dell’odio’ messa in campo dal leader della Lega. Da quando il gruppo delle Sardine è nato, ha visto radunarsi in piazza migliaia di persone dal nord al sud. Si tratta di manifestazioni in piazza atipiche per il nostro Paese, in quanto le persone non manifestano contro il Governo attuale, ma contro la maniera aggressiva di fare politica da parte di un capo di partito che in questo momento non è al Governo – ma ci è stato e, in base alle sue dichiarazioni, ha tutta l’intenzione di tornarci -. Le Sardine sono un gruppo apolitico, senza bandiere o slogan di partiti. Non c’è dietro nessun congresso politico. Ma se ci si sposta in altre zone del mondo, troviamo che le ultime manifestazioni in piazza contro il Governo sono molte. Come in Cile o in Giappone, dove i cittadini di quei paesi scendono in piazza ormai quotidianamente per far sentire la propria voce e dire No alle politiche dei loro rispettivi governanti che si sono dimostrate repressive e inadeguate a fronteggiare le reali esigenze del popolo.