Già in passato il governo della Presidentessa Dilma Rousseff era stata accusata di impeachment, nel 2015 se ne riparla ma non sono certi i numeri in parlamento.

Questi anni, ma quest’anno in particolare, è molto critico per il Brasile: caduta del PIL, aumento criminalità e disoccupazione hanno portato malesseri nei confronti dell’attuale governo brasiliano che con dure leggi e tasse ha creato malcontenti riguardanti la gestione del denaro e della presenza incessante della corruzione. Nella realtà politica non sembra esserci un buon candidato per la presidenza e per portare il paese a miglior vita con riforme, non c’è un’opposizione forte e nessun candidato convincente da poter spodestare Dilma Rousseff.

Helio Bicudo, fondatore del partito dei lavoratori di cui fa parte Rousseff, ha fatto richiesta presso la Camera bassa del Congresso per la procedura di impeachment sulle accuse di correzione dei conti pubblici con fondi provenienti dalle banche statali per aumentare il budget governativo prima della sua rielezione nel 2014. Entro il prossimo mese un Tribunale federale emetterà un verdetto dopo aver accertato se sono state violate le leggi sulla responsabilità fiscale.

Nel caso la mozione vada avanti, il vicepresidente Michel Temer non avrebbe grande consenso popolare e nemmeno in parlamento, oltre all’affronto delle accuse corruzione e, se vere, alle accuse di impeachment riguardo alla campagna elettorale 2014.

Così i partiti oppositori avrebbero buone chance per le elezioni, per ora la Presidentessa Dilma Rousseff non si sposterà e continuerà il con la sua linea dura e massacrante, tutto dipenderà da come il popolo in strada reagirà.