A cosa serve il collaudo statico finale?
Il collaudo statico finale è obbligatorio per le nuove costruzioni o in caso di interventi di miglioramento o adeguamento sismico su quelle già esistenti.
In pratica è una verifica della sicurezza, fatta alla fine dei lavori e prima che l’immobile sia destinato al suo uso, al fine di accertare che vi sia la corrispondenza tecnica tra il progetto iniziale e l’opera eseguita.
Con questo procedimento si verifica che gli elementi costruttivi più importanti, quali: scale, pilastri, travi, solai ed altro soddisfino determinati requisiti, questo compito spetta al collaudatore, un ingegnere, un architetto, un geometra o un perito edile, purché non sia un professionista che ha progettate o diretto le opere.
Il committente può conferire l’incarico alla fine dei lavori, e dal momento del completamento delle strutture, il collaudatore avrà a disposizione 60 giorni per effettuare il collaudo.
In questa fase vengono analizzate diverse voci e documenti di cantiere, oltre ad effettuare delle prove di carico, si registra la corrispondenza dei materiali usati, si verifica la resistenza del calcestruzzo, dei tondini di ferro, degli elementi prefabbricati, per determinare la stabilità strutturale dell’immobile costruito.
Alla fine il tecnico stila una relazione che può esprimere o meno la collaudabilità dell’opera, tale documento, indispensabile ai fini del rilascio dell’agibilità, viene depositato presso il comune di competenza.
Ringraziamo per le informazioni il portale dedicato alle pratiche edilizie www.irebuilding.com, specializzato in interventi in Abruzzo e nella promozione di immobili nel territorio.